La Storia

La “Società di Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Bavari” viene fondata il 19 agosto 1956 da un piccolo gruppo di persone, espressione di una ampia volontà popolare, presso la Società Operaia Cattolica “S.Giorgio” di Bavari e con sede presso la Società Mutuo Soccorso “Operai e Contadini” di Bavari.
 
Primo presidente della neonata Pubblica Assistenza è il dottor Luigi Raschi, affiancato dall’Arciprete Don Guglielmo Grosso in qualità di Vice Presidente. Gli altri soci fondatori: Giobatta Caffereto, Angelo Villa, Carlo Podestà, Giovanni Canepa, Candido Villa, Benedetto Spallarossa, Giovanni Caffereto, Mario Gandolfo, Giuseppe Picasso, Giovanni Zunino, Benedetto Canepa, Antonio Curletto, Giobatta Lastrico, Gino Villa, Vittorio Vernazzano, Giacomo Carbone e Maddalena Picasso.
 
Fino a quella data a Bavari era esistente una organizzazione di soccorso nata come sezione della Croce Verde Genovese e attiva dal 1926.
 
Il giovane ed energico medico Luigi Raschi rimase in carica fino al 1982; la popolazione di Bavari gli è sempre riconoscente per aver saputo organizzare la nostra associazione con principi di solidarietà tuttora osservati.
 
L’attività di soccorso prese il via con l’arrivo della prima ambulanza: una Lancia “Artena”, la cui targa è ancora oggi esposta nei locali sociali.
La sede operativa faceva riferimento alla SOMS di Bavari. L’ organizzazione del servizio si valeva della buona volontà dei pochi militi che avevano iniziato questa avventura.
 
Nel 1957 per reperire fondi utili all’acquisto di una nuova ambulanza venne organizzata sul campo sportivo di Bavari una grande “Gymcana”; l’evento, rimasto memorabile, radunò una grande folla e fu cosi che nel 1963 venne inaugurata una Fiat 600 Multipla, la prima vera ambulanza.
 
Nel 1973, grazie ad una spinta organizzativa di nuovi volontari ed in primis di Antonio Taddei, la Croce Azzurra assunse le caratteristiche di una moderna ed efficiente associazione.
 
Nel 1976, grande mobilitazione di tutto il paese per acquistare tre roulottes da destinare alle popolazioni del Friuli colpite da un disastroso terremoto: questo grazie all’infaticabile dottor Luigi Raschi che bussò a tutte le porte delle case di Bavari per raccogliere i fondi necessari.
 
Nello stesso anno si tenne la prima premiazione dei volontari con una grande festa.
 
Nel 1977 un grande salto di qualità con l’arrivo di due nuove ambulanze: una Fiat 850 acquistata con proventi della prima festa campestre e una Fiat 238 donata dalla Cassa di Risparmio.
Lo stesso anno fu ristrutturato con il lavoro dei volontari il garage, che i meno giovani ricordano come la ex rimessa della “Fiumana Bella”. Questi locali ospitavano le due ambulanze, un piccolo ufficio e una saletta militi, questa sistemazione per quanto angusta e priva di ogni comfort fu la prima sede effettiva della Croce Azzurra.

Nel 1978 l’Associazione raggiunge un nuovo entusiasmante traguardo grazie alla nascita del Gruppo Donatori Sangue, fortemente voluto dal dottor Luigi Raschi e tuttora ben attivo.

Nel 1979 ebbe inizio un torneo di calcio estivo a ricordo di Enrico Ratto, nostro giovanissimo socio, per molti anni avvenimento sportivo delle serate bavaresi.

Nel 1980, e precisamente il 6 luglio, con grande partecipazione popolare e alla presenza del Sindaco di Genova Fulvio Cerofolini, venne inaugurato per iniziativa del nostro Gruppo Donatori Sangue il Monumento ai caduti e Partigiani di Bavari. Ogni anno in occasione delle ricorrenze celebrative le Associazioni di Bavari e la cittadinanza si radunano per onorare la memoria dei tanti caduti del nostro paese.

Nel 1982 un’altra grande prova di solidarietà verso le popolazioni dell’Irpinia colpite da uno spaventoso terremoto.

Una grande svolta nel 1986 con la tanto attesa nuova sede, a piano terra della nuova scuola elementare; finalmente la Croce Azzurra dispone di ampi locali accoglienti e funzionali.

Lo stesso anno venne istituto il premio “Enrico Vassallo”, nostro giovane milite scomparso tragicamente. Per ricordarlo la famiglia volle istituire un premio annuale al giovane milite maggiormente distintosi nei servizi.

Nel 1993 il primo vero garage, ampio e funzionale per le quattro ambulanze in dotazione: la costruzione che ospita anche un sottostante magazzino venne realizzata con grande impegno sociale ed un grande sforzo finanziario. Il Comune di Genova comprese le nostre esigenze agevolando le pratiche amministrative, la Croce Azzurra provvide da parte sua ad una riqualificazione della zona.

Nel 1996 l’istituzione del “118” rivoluzionò in modo positivo l’operatività di soccorso della nostra associazione, con adeguata preparazione e professionalità dei nostri volontari.

Con l’avvento degli anni duemila e dopo apposita convenzione con la nostra Asl, prende il via una nuova grande iniziativa: un servizio di prelievi di sangue ed elettrocardiogrammi presso il nostro ambulatorio sociale. Grazie all’impegno degli infermieri volontari diventò da subito un vero punto di riferimento e per tanti anziani la possibilità di efettuare esami senza scendere in città.

Nei primi anni duemila una serie di circostanze favorevoli ha determinato il coronamento di un sogno: una sede bella, funzionale, sulla piazza del paese e, quello che conta di più, tutta nostra! Grazie alla famiglia del nostro socio Carlo Ratto che ci ha donato il terreno e al geometra Leandro Spallarossa per il progetto, la Croce Azzurra ha finalmente una sede propria. Un grande sforzo finanziario, sostenuto con l’aiuto della Regione Liguria, della Provincia e del Comune di Genova, della Fondazione Carige e delle Associazioni di Bavari e Fontanegli.

Una domenica di fine settembre 2007 con una grande festa veniva anaugurata la nuova sede, per tanti soci anziani il coronamento di un sogno per anni tenuto nel cuore, davanti ad una moltitudine di cittadini, di Pubbliche Assistenze intervenute con le loro ambulanze, associazioni di Bavari e Fontanegli e tante Autorità, Aldo Delpino e il dottor Luigi Raschi tagliavano il nostro tricolore sostenuto dai volontari della Croce Azzurra.

Pochi mesi dopo venivano entrambi a mancare: cinquant’anni di presidenza divisa equamente hanno fatto si che la Croce Azzurra divenisse un’associazione attiva e con tanti volontari, sempre pronta a rispondere a richieste di aiuto con mezzi efficienti. Per ricordarli degnamente in modo perpetuo, insieme a Monsignor Guglielmo Grosso, nostro parroco per cinquant’anni e cofondatore della Croce Azzurra, abbiamo posato un cippo nel giardino della Croce Azzurra.

La nostra Pubblica Assistenza, fedele alla sua storia e ai suoi principi statutari, continuerà a svolgere con solerzia e dedizione le sua missione in favore degli altri, impegnandosi ad alleviare le sofferenze del prossimo e operando altresì per mantenere attivo e vitale il tessuto sociale della nostra comunità, grazie al contributo prezioso dei propri soci e volontari e in collaborazione con tutti coloro che, cittadini e associazioni, vorranno fare un bel tratto di cammino insieme con lei. Con la sola bussola del bene comune, uniti faremo ancora grandi cose!